Gruppo operativo

Saper lavorare con gli altri è notoriamente una competenza fondamentale nelle organizzazioni contemporanee. Il gruppo, oltre ad essere il luogo nel quale differenti risorse vengono integrate per poter raggiungere dei risultati operativi, è anche un “contenitore emotivo” nel quale confluiscono i diversi desideri, motivazioni, obiettivi dei singoli membri.

La tecnica del  «Gruppo operativo» è finalizzata  ad aiutare un gruppo in un percorso di apprendimento e cambiamento attraverso la valorizzazione delle proprie risorse interne e il riconoscimento delle “variabili emotive” che possono facilitare o ostacolare la produttività e il benessere dei suoi membri.

Secondo la concezione operativa di gruppo, elaborata dagli psicoanalisti argentini Pichon-Riviere, Bleger e Bauleo, ogni gruppo, per affrontare in modo creativo un compito manifesto (svolgere una ricerca, definire delle ipotesi di miglioramento organizzativo, costruire un modello di leadership, costruire un progetto di cambiamento, ecc…), deve svolgere anche un compito latente, ossia riconoscere quei movimenti emotivi che tendono a riprodurre le sicurezze precedentemente acquisite e che danno origine a pensieri e a comportamenti fissi e ripetitivi.

Un gruppo, per poter evolvere, deve mantenere la capacità di apprendere, superando eventuali blocchi o modalità di funzionamento rigide e stereotipate e mantenendo una relazione aperta, fluida e creativa sia all’interno del gruppo stesso, tra i membri e con il compito, sia all’esterno, verso l’ambiente organizzativo e il mondo sociale.

La tecnica del gruppo operativo può essere utilizzata nei casi in cui ad un gruppo è stato affidato un compito realizzativo o riflessivo (gruppi di progetto, gruppi finalizzati alla messa a punto di nuovi processi/metodi, gruppi di studio e di ricerca).

Il percorso di gruppo varia a seconda dei casi. In genere si prevede l’effettuazione di 6/8 incontri di mezza giornata, con frequenza mensile.

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