La psicoterapia psicoanalitica individuale affronta il disagio psichico attraverso l’ascolto profondo del paziente e l’esplorazione dei processi inconsci che influenzano i nostri comportamenti, le nostre relazioni, le nostre vite. Al paziente è offerto uno spazio per entrare in contatto emotivo con se stesso, con la propria storia, con gli altri e con l’ambiente in cui vive.
La metodologia e lo sfondo teorico che guidano l’intervento sono quelli psicoanalitici e prevedono, accanto al trattamento dei sintomi, un intervento più ampio finalizzato allo sviluppo di un senso di sé integrato. Per questa ragione la psicoterapia psicoanalitica, in controtendenza rispetto alla «fretta» che contraddistingue i ritmi della contemporaneità, richiede un tempo adeguato.
Attraverso il campo comune che si instaura tra analista e paziente, si mirerà a trattare il sintomo non esclusivamente come fastidio da debellare, ma come una forma di comunicazione di un disagio che deve essere accolto e interpellato.
Particolare rilevanza ha inoltre il sogno in quanto la dimensione onirica rivela sempre il nostro funzionamento psichico a livello individuale e intersoggettivo.
Attraverso il materiale portato in seduta ed emergente nel qui ed ora dell’incontro terapeutico, si attuano delle «trasformazioni» che mettono il paziente nella condizione di affrontare la complessità della realtà in modo più creativo, vitale e rispondente alla propria autenticità.
La psicoterapia individuale si svolge attraverso il colloquio individuale della durata di 50 minuti.
La scelta della frequenza delle sedute (con un minimo di una volta alla settimana) viene concordata con il paziente sulla base dalle motivazioni e dagli obiettivi che egli si propone e dal tipo di malessere o disturbo che egli manifesta.